Il presidente della Sport Invest, Valerio Antonini, letto il comunicato pubblicato a mezzo Facebook, dal Presidente di Airgest, Salvatore Ombra, doverosamente precisa quanto segue:
“ Ho cominciato ad interessarmi all’opportunità di Investire nell’Aeroporto di Trapani dopo aver riscontrato una serie di notizie giornalistiche in cui veniva acclarata la volontà della Regione Sicilia (proprietaria delle quote dell’Aeroporto ) di privatizzarlo a seguito dell’impossibilità di renderlo un asset con profitto, visto che si generavano continuamente perdite da risanare con “contributo” annuale di oltre 6 milioni di euro.
Lessi inoltre un comunicato del Dottor Vito Riggio ( attuale Presidente dell’Aeroporto di Palermo , persona di grande esperienza ed inizialmente pensato come Presidente Airgest dal Governatore Schifani salvo poi , dopo aver potuto scegliere di nominarlo su Gesap, aver ripiegato sull’attuale Presidente) che in data 7 Gennaio 2023 su La Repubblica dichiarava : Basta con i soldi pubblici , via alla vendita insieme a Lampedusa!
Addirittura interveniva la Corte dei Conti , non il sottoscritto, bacchettando Airgest perché : “in perdita da ben 8 anni e la regione paga ! “ E nell’ articolo si specificava a chiare lettere che :” Riggio arriva all’Airgest con un mandato politico che va ben oltre quello amministrativo. Sul piano tecnico il presidente della Regione gli chiede di risollevare le sorti di un aeroporto che ha perdite stabili per 6-7 milioni all’anno: un buco che la Corte dei Conti ormai contesta regolarmente. Sul piano politico il mandato di Riggio è quello di gettare le basi per arrivare a una operazione che porti poi Schifani a fondere sotto un’unica regia gli scali di Palermo, Trapani e Lampedusa. Prima tappa di un percorso che porterà poi alla privatizzazione degli aeroporti.
Lessi anche un bell’articolo a firma Vito Manca in cui Ombra aveva riunito di fatto gli Amministratori della Provincia per chiedere soldi da investire. Ossia non solo la Regione ora, anche i Comuni. E mi sono terrorizzato anche solo al pensiero di cosa questo potesse significare.
Alla luce di quanto sopra, Il sottoscritto si presentava presso gli uffici di Ombra manifestando il proprio interesse a comprendere le problematiche di Birgi ( non a trattare certamente l’acquisto visto come ripetuto più e più volte che semmai quello sarebbe stato un tavolo da fare con la Regione Sicilia) e si dichiarava oltretutto disponibile a collaborare con lui in una prima fase per poter insieme lavorare ad alleggerire l’attuale bagno di sangue delle casse regionali.
Aggiungo che come tutti sanno ho investito nel territorio di Trapani in maniera importantissima nello Sport e come Imprenditore ma soprattutto cittadino residente ho il sacrosanto diritto di preoccuparmi di quanto appare netto e chiaro. Il mio progetto di rilancio del Territorio passa inequivocabilmente dall’Aeroporto, è un Hub cruciale e non si può correre il rischio che una gestione non oculata e proiettata al futuro metta a rischio quanto si sta cercando di fare per Trapani e Provincia.
Senza dimenticare la speranza che tutto ciò sta dando ai molti trapanesi in giro per l’Europa che contano di poter ritornare a lavorare in una citta, la loro citta, finalmente proiettata al futuro!
Il lavoro svolto da tutto il personale dell’Airgest per risollevare l’aeroporto dalla crisi profonda del 2019 è stato importante, ma non può certamente bastare.
Il progetto da me ideato prevede ingenti investimenti sia sulle strutture, che sui vettori con cui interagire per ampliare il numero di linee aeree e di conseguenza di passeggeri da portare a Trapani. E un grosso spazio andrà riservato all’attività di sviluppo del settore Private Jet che potrebbe, come successo ad Olbia per esempio, contribuire in maniera importante ad avere introiti determinanti da sommare ai ricavi dai vettori tradizionali. Ci appare evidente che Airgest senza contributi di terzi non può fare nulla in più di quanto fatto fin ora, dove si è rimasti legati ad una sola linea aerea per altro non italiana e dove le perdite non possono essere ogni anno limitate da maggior afflusso di passeggeri per incendi in altri aeroporti o comunque “una tantum” dettate da casi fortuiti.
Il far emergere, agli occhi dell’opinione pubblica, problematiche serie come il disavanzo dell’aeroporto o la sua gestione non è, e mai potrà essere, frutto di “tesi complottistiche” ma, diversamente ,di semplice buon senso e rispetto nei confronti di un territorio. Preoccupa non poco che lo stesso Ombra si definisca “inorridito” da questa normale preoccupazione imprenditoriale. Si resta oltremodo basiti nel leggere che, problematiche serie e preoccupanti, vengano ridotte e definite inutili “banalità”.
Trasparenza ed etica si dimostrano affrontando realmente le difficoltà e le criticità, adoperandosi ogni giorno per risolverle, e non trincerandosi dietro autoproclamazioni del proprio successo, magari con la prospettiva di utilizzarlo per fini elettorali ( Ma siamo qui convinti che certi errori non se li possa più permettere nessuno)”.
Il presidente Antonini, precisa inoltre che, in merito alle gravissime allusioni, espresse dal Presidente Ombra ,di appartenenza al non ben definito concetto di “malcostume siciliano”, si riserva di valutare come agire nelle prossime settimane.